Siamo lieti di presentarVi la nostra ultima fatica, esito delle continue ricerche della nostra associazione culturale sul tema. E ci inorgoglisce il fatto che, dopo che Hoepli nel 2018 ha accettato di pubblicare Gli imperdibili delle Alpi, stavolta sia un altro editore di primo piano del panorama culturale nazionale ad interessarsi all’argomento. Così, all’interno dell’agile quanto ricca collana “Ritrovare l’Italia”, è uscito a luglio 2020 Andare per rifugi.
Autentiche sentinelle del territorio, i rifugi alpini sono anche scrigni di storia e di memoria: raccontano vicende, a volte epiche, sempre appassionanti, legate ad avventurose ascensioni, alle contese territoriali, alle culture del costruire. Abbiamo dunque selezionato, lungo tutto l’arco alpino italiano, 16 rifugi emblematici per la storia del rapporto tra uomo e montagna. A ciascuno di essi abbiamo dedicato un capitolo monografico, con un approfondimento che, allargando lo sguardo dalla specifica vicenda del singolo ricovero, di volta in volta tocca un aspetto di quella storia generale. Si parte dal Ca’ d’Asti, in Val di Susa, che è il più antico e racconta la montagna pre-alpinistica; si passa poi all’Alpetto al Monviso, il primo del Cai; al Nuvolau, al Vajolet e al Preuss per la scoperta delle Dolomiti; al Sella sul Monte Bianco, testimone dell’«assalto» al tetto delle Alpi; al Sella e al Tuckett, testimoni dell’irredentismo in Trentino; al fronte della grande guerra con il Caduti dell’Adamello; al Vittorio Emanuele II al Gran Paradiso per le valenze architettoniche e costruttive; al Brioschi e al De Gasperi per le vicende partigiane; al Monzino e alla capanna Margherita per l’alpinismo degli exploit e per quello di massa; al Venna alla Gerla per l’integrazione europea; infine, al Sasso Nero per gli aspetti dell’ecocompatibilità.
Roberto Dini, Luca Gibello, Stefano Girodo
Andare per rifugi (pagg. 144 con illustrazioni, € 12; e-book € 8,49)
Per acquisto copie: Editrice il Mulino – Andare per rifugi